TITOLO DEL PROGETTO
Trattamento percutaneo della valvulopatia aortica
RESPONSABILE
Prof. Francesco Romeo (Università di Tor Vergata)
TEMPISTICA
Febbraio 2015 – Luglio 2015
PREMESSA
Il trattamento transcatetere con tecnica percutanea delle valvulopatie aortica e mitralica, iniziata in Italia dal 2007, è ormai una opzione terapeutica sicura ed efficace in pazienti considerati ad alto rischio cardiochirugico o inoperabili. Nonostante l’aumento esponenziale degli impianti valvolari transcatetere eseguiti in Europa per il trattamento della valvulopatia aortica, la diffusione della documentazione correttamente raccolta su queste procedure non ha seguito lo stesso ritmo. Risultati imparziali saranno indispensabili alle autorità nazionali per produrre una regolamentazione e per definire la politica di approvazione e rimborso di tali procedure, nonché utili al Comitato di linee guida ESC per aggiornare le attuali raccomandazioni. Le valvulopatie con indicazione a trattamento transcatetere sono la stenosi valvolare aortica degenerativa e l’insufficienza mitralica funzionale associata a cardiopatia dilatativa o degenerativa. L’Unita Operativa di Cardiologia e Cardiologia Interventistica UTIC del Policlinico di Tor Vergata ha iniziato un programma di cardiologia interventistica strutturale delle valvulopatie da luglio 2011 per il trattamento della stenosi valvolare aortica e dell’insufficienza mitralica ed in collaborazione con la Fondazione Umberto Di Mario ONLUS ha inteso sviluppare un progetto di ricerca congiunto nell’ambito delle malattie cardiovascolari.
OBIETTIVI
Gli obiettivi che si intende conseguire con questa ricerca sono molteplici: monitorizzare la frequenza d’uso e le indicazioni della sostituzione valvolare transcatetere; valutare il successo del device periprocedurale; valutare la sicurezza a 30 giorni e a 12 mesi; valutare l’efficacia nel ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita ad un anno; identificare i predittori di successo/complicanze (i parametri clinici, le caratteristiche delle valvole, il sito di accesso, il tipo di valvola utilizzata, il tipo di immagini selezionate per la modalità di progettazione ed esecuzione, il centro e l’esperienza dell’operatore); studiare la patologia aortica sottostante, per poter migliorare la prognosi con conseguente miglioramento della qualità di vita.
METODOLOGIA
Visite di controllo a 3 mesi ed eventuale integrazione con indagini diagnostiche
RISULTATI
In collaborazione con lo staff della UOC di Cardiologia e Cardiologia interventistica del Policlinico di Tor Vergata sono stati reclutati e selezionati i pazienti da sottoporre alla TAVI (Impianto valvolare aortico transcatetere). Si tratta di una procedura interventistica nata nel 2002 che ha modificato drasticamente la prognosi dei pazienti affetti da patologia stenotica della valvola aortica non candidabili all’intervento chirurgico e che si propone di estendere il suo cono di applicazione ad una popolazione con controindicazioni alla cardiochirurgia sempre minori. Nell’ambito del progetto è stato implementato un database gestionale in formato EXCEL 2013 finalizzato alla gestione e al follow-up dei pazienti, che analizza i dati clinici, strumentali, farmacologici, di imaging, emodinamici e di follow-up. Tale supporto ha fornito un prezioso contributo nel trattamento dei pazienti affetti da stenosi aortica e giudicati non trattabili in maniera chirurgica dalla metodica standard cardiochirurgica.