Studio siero-epidemiologico di patologie infettive virali tra i detenuti

TITOLO DEL PROGETTO

Studio siero–epidemiologico di patologie infettive virali nella popolazione detenuta italiana

RESPONSABILE

Prof Massimo Andreoni

PREMESSA

L’indagine siero – epidemiologica di patologie infettive virali nella popolazione detenuta italiana è motivata da considerazioni di ordine sociale e sanitario, infatti i detenuti dichiaratisi tossicodipendenti per via e.v. rappresentano stabilmente il 30% della popolazione residente, i detenuti stranieri presentano una tendenza costante all’aumento, raggiungendo nel 2003 il 25% del totale. Questi dati, insieme alle scarse abitudini igieniche, all’elevata promiscuità ambientale, al ridotto livello culturale e con la scarsa adeguatezza di molti ambienti penitenziari, fanno ritenere tali comunità chiuse ad elevato rischio di contagio, trasmissione e sviluppo di malattie infettive.

OBIETTIVI

L’obiettivo primario dello studio, iniziato nel 2003, è stato conoscere all’interno del sistema penitenziario italiano la reale incidenza di infezioni trasmissibili sierologicamente diagnosticabili. Un ulteriore obiettivo è stato conoscere, incrociando i dati sierologici ai dati anonimi di tipo anagrafico e comportamentale raccolti contestualmente al campionamento, la penetrazione dei diversi agenti biologici (HIV1, HIV2, HAV, etc.) in relazione ai comportamenti dichiarati, alla provenienza geografica, ai comportamenti sessuali, al periodo di detenzione.

METODOLOGIA

E’ stato metodologicamente previsto:
– raccolta anonima di dati e campioni biologici;
– arruolamento di tutti i detenuti nei 2 mesi del periodo di studio;
– compilazione di un questionario semplice;
– prelievo di 10 cc di sangue intero;
– raccolta, separazione del siero e mantenimento a -20°C;
– invio dei campioni e dei questionari anonimi al centro di elaborazione dati, linkati attraverso un codice non identificativo;
– esami sierologici per la ricerca degli anticorpi specifici per alcuni virus.

RISULTATI CONSEGUITI

Lo studio ha permesso di dimostrare alte prevalenze di infezioni da virus patitici HCV e HBV nella popolazione detenuta nelle carceri italiane. Inoltre il tasso di siero prevalenza per HIV è stato rilevato pari a circa il doppio di quello ritenuto dall’amministrazione penitenziaria.
I dati ottenuti dimostrano la necessità di avviare programmi di prevenzione sulla trasmissione delle infezioni virali all’interno delle carceri e l’opportunità di praticare protocolli terapeutici per la cura di queste patologie.

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